Come gestire una colostomia?
Scollegare la sacca usata dal bordo nella parte superiore per evitare le perdite. Osservare se vi sono eventuali scariche. Mettere la sacca usata nel contenitore porta rifiuti. Lavare accuratamente la stomia con l’acqua tiepida, dalla zona più pulita a quella più sporca.
Chi è lo Stomaterapista?
L’infermiere stomaterapista è il professionista che, seguendo tutte le fasi del nursing, si occupa della persona con problematiche proctologiche o con disfunzioni del pavimento pelvico portatrice di stomia, attraverso specifici interventi di prevenzione, cura, riabilitazione ed educazione.
Come si pulisce la stomia?
Per la pulizia è sufficiente utilizzare l’acqua del rubinetto e salviette igieniche morbide o un batuffolo di cotone morbido. Il tessuto della stomia e la cute circostante non hanno bisogno di sapone per la pulizia e, di fatto, il sapone potrebbe causare irritazioni, come potrebbe accadere con le salviette per neonati.
Cosa esce dalla stomia?
La stomia è priva di uno sfintere, cioè di un muscolo ad anello che ne permette la chiusura, e quindi gli effluenti (feci o urine) non possono essere trattenuti e fuoriescono liberamente.
Quale tipologia si stomia permette l’evacuazione di feci liquide?
L’ILEOSTOMIA è definita “terminale” quando si ha un unico orifizio per la fuoriuscita del materiale liquido intestinale o “a canna di fucile” quando sono presenti due orifizi: da uno esce il materiale intestinale, dall’altro non esce nulla.
Come ridurre prolasso stomia?
Un prolasso acuto spesso può essere facilmente ridotto al letto del paziente con l’aiuto di zucchero e ghiaccio per ridurre l’edema della mucosa intestinale. Se il prolasso è invece ricorrente bisogna programmare un intervento chirurgico per porre rimedio.
Cosa mangiare quando si ha la stomia?
Un’alimentazione a base di pane bianco, pasta, riso, pesce, carne magra, patate, mele, banane, pere, bevande non gassate, carote e zucchine è l’ideale regime dietetico che il paziente dovrebbe seguire scrupolosamente.
A cosa serve la stomia?
La stomia è un’apertura creata chirurgicamente sull’addome per consentire la fuoriuscita degli effluenti nel caso in cui, a causa di un tumore, di una malattia infiammatoria cronica intestinale o un trauma, sia stato necessario rimuovere un tratto di intestino o dell’apparato urinario.
Quando cambiare sacchetto stomia?
Quando cambiare la stomia È consigliato cercare di cambiare la stomia quando l’intestino è meno attivo, per esempio la mattina prima della colazione. Inoltre, sarebbe opportuno sostituirla ogni 3-5 giorni (ricordare sempre la frequenza prendendo nota del giorno) e svuotare la sacca quando è piena quasi a metà.
Quante volte svuotare la stomia?
Il materiale in uscita da una colostomia non è troppo diverso da quello di un normale movimento intestinale; il materiale in uscita è generalmente solido e la sacca deve essere svuotata da una a tre volte al giorno.
Come sono le feci nella colostomia?
Nell’ileostomia infatti le feci si presentano liquide e continue, nella ciecostomia si avranno feci liquide ma discontinue, nelle colostomie che riguardano il tratto di colon ascendente o trasverso le feci saranno semi liquide, mentre nella colostomia discendente si avranno feci formate.
Quando si ricorre alla stomia?
Una stomia permanente può essere richiesta quando la malattia, o il suo trattamento, compromette la normale funzione intestinale, o quando i muscoli che controllano l’evacuazione non funzionano correttamente o devono essere rimossi per rimuovere la malattia.