Come convalidare le dimissioni volontarie?
In sostanza, la donna presenta le proprie dimissioni al datore di lavoro e, successivamente, si reca presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente per territorio a convalidare le dimissioni stesse.
Chi deve convalidare le dimissioni?
L’obbligo di convalida delle dimissioni rimane ma cambiano le procedure da seguire: gli interessati dovranno far convalidare le proprie dimissioni presso la sede dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente, a garanzia della genuinità della decisione senza alcuna imposizione del datore di lavoro.
Quando le dimissioni non sono valide?
Laddove il periodo di preavviso previsto per legge non sia rispettato, il datore di lavoro ha diritto a richiedere un’indennità, il cui importo è normalmente calcolato sulla base delle retribuzioni che sarebbero spettate al dipendente per il periodo di preavviso non lavorato.
Come dare le dimissioni lavoratrice madre?
Per dare le dimissioni per maternità, quindi, la lavoratrice deve prima comunicare le dimissioni al datore di lavoro e poi recarsi personalmente alla Direzione Provinciale del Lavoro di competenza portando con sé i seguenti documenti: documento d’identità; ultima busta paga; tessera sanitaria (o anche codice fiscale);
Come comunicare le dimissioni all’ispettorato del lavoro?
Il lavoratore che intende dare le dimissioni non può farlo tramite carta stampata, anche se firmata e con tutti i crismi del caso. Dal 2016, infatti, le dimissioni volontarie devono essere effettuate e presentate solo in modalità telematica, dunque online e all’ispettorato territoriale del lavoro.
Come licenziarsi all’ispettorato del lavoro?
-Lettera di dimissioni timbrata o spedita a mezzo raccomandata al datore di lavoro; – codice fiscale e carta di identità; – busta paga; – indirizzo mail della ditta – modulo di richiesta “a distanza” del provvedimento di convalida presente sul sito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Cosa succede se il lavoratore non convalida le dimissioni?
Secondo il D. Lgs. 151/2015, art. 26 per il lavoratore dipendente che non esegua la procedura di trasmissione delle dimissioni telematiche non sono previste sanzioni.
Come calcolare la data decorrenza dimissioni?
La data di decorrenza delle dimissioni è quella a partire dalla quale, decorso il periodo di preavviso, il rapporto di lavoro cessa. Pertanto la data da indicare sarà quella del giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro.
Come rettificare le dimissioni on line?
La revoca delle dimissioni deve essere inoltrata entro 7 giorni dalla richiesta di dimissioni già effettuata. Entrando nel portale, la propria area riservata presenterà due opzioni: una prevede l’invio di nuove comunicazioni, l’altra, cliccando su “Revoca” consente di ritirare le dimissioni già trasmesse.
Cosa succede se mi licenzio entro l’anno del bambino?
La mamma che presenta dimissioni volontarie entro il primo anno di vita del figlio ha diritto alla Naspi.
Quanto costa fare le dimissioni al Caf?
Per la presentazione assistita delle dimissioni è richiesta l’iscrizione al sindacato o il pagamento del servizio, con costi che arrivano a 150 euro.
Come dare le dimissioni con il patronato?
Quali sono i dati e i documenti necessari per completare la richiesta?
- Carta di identità
- Codice fiscale.
- Unilav di assunzione o busta di paga.
- PEC Azienda per invio dimissioni.